Quando un cliente richiede un logo è importante, nello sviluppo, stabilire da subito, ovviamente in accordo con il committente, la tipologia di logo più corretta, sono quattro ed ognuna aiuta in maniera e forza diversa a costruire la brand identity.
IL LOGOTIPO è lo sviluppo più semplice dal punto di vista concettuale, si trova il nome dell’azienda rappresentato in semplici lettere, il font utilizzato può essere esistente, esistente ma modificato per l’utilizzo o costruito ad hoc. La sua comunicazione è semplice e immediata ma anche si corre il rischio ad esempio utilizzando font esistenti di cadere nell’anonimato quindi è fondamentale un’intervento sul lettering per una caratterizzazione che aiuti in questo senso. Es.: Pirelli, Esselunga, Sony…
MONOGRAMMA Il monogramma in pratica è l’abbreviazione per i nomi delle aziende troppo lunghi e di difficile memorizzazione, le iniziali sono un classico esempio di abbreviazione in questo senso, ovviamente la definizione finale del marchio dovrà essere particolarmente attenta per far si di sfruttare fino in fondo le potenzialità intrinseche. Chiaramente questa soluzione si presta per brand abbastanza noti e aziendalmente parlando “grossi” perchè se da un lato si aiuta la memorizzazione dall’altro sicuramente si perde una parte descrittiva importante nel nome. Es.: RAI, NASA, IBM…
BRANDMARK Il Brandmark è un simbolo che racchiude la brand identity in un modo che testualmente sarebbe impossibile da ottenere. Idealmente a colpo d’occhio il cliente dovrebbe percepire la brand identity e averne un impressione esaustiva e particolarmente memorizzatile. Ovviamente per poter vivere da solo (senza la parte testuale) deve essere molto conosciuto. Attualmente i brandmark sono tra i loghi più riconoscibili in assoluto da tutti. Es.: Apple, Nike, Twitter, McDonald’s…
COMBINATION MARK Quando un logotipo si combina con un brandmark o simbolo si ottiene un combinaton mark, i due elementi si fondono completando l’informazione e arricchendola, il lettering con un simbolo cercando di esprimere il loro massimo potenziale portano anche la brand identity ad essere più riconoscibile e rafforzata. Un’attenzione particolare in questo caso è all’equilibrio e alla forza comunicativa dei due elementi che si devono completare ma non sovrastare vicendevolmente. Es.: WWF, Adidas, Pepsi, Windows…