I biglietti da visita funzionano ancora nell’era dei social, ma l’elemento fondamentale per farli funzionare è l’originalità. Il nome dell’attività e il logo vanno usati per presentare il brand sul mercato, il biglietto da visita è una traccia materiale da lasciare in giro come promemoria. Quindi, le cose su cui riflettere sono principalmente: le informazioni (contatti, recapiti etc.), la distribuzione (personalizzare e/o cambiare i biglietti visita per il target), l’impatto (grafica e forma fanno la differenza)
La parola d’ordine è coerenza, un’immagine istituzionale forte dà l’idea di una realtà strutturata e la coerenza di tutti gli elementi che compongono il brand è fondamentale. Detto questo all’interno di questa prima regola aurea si può intervenire nelle maniere più disparate per “stravolgere” e colpire con un’idea che possa valer la pena di conservare nel portafoglio. Far diventare il BV un gadget può essere un’idea ma anche osare con il messaggio colpisce.
Ovviamente se il vostro BV è solo uno strumento base per mantenere il network lavorativo le impostazioni classiche sono le più corrette ma è sempre bene che l’attenzione sia massima perché un’oggetto elegante e funzionale si conserva sempre con più cura di altri, quindi la cura deve essere massima e mirata a sfruttare il mezzo grafico nella migliore delle maniere (es. utilizzare il fronte e retro del biglietto).